Nuova Imu: l’aliquota base sarà dell’8,6 per mille (ma potrà essere aumentata o anche azzerata)

L’aliquota base della nuova Imu, frutto della fusione tra Imu e Tasi, sarà dell’8,6 per mille — scrive Italia Oggi — e i sindaci potranno aumentarla fino a un massimo del 10,6 per mille. Solo nel 2020 l’aliquota potrà essere portata fino all’11,4 per mille. Con delibera comunale si potrà decidere anche di ridurla fino ad azzerarla. I sindaci potranno decidere di annullare anche il prelievo su ville, castelli e abitazioni di pregio, per i quali l’imposta si applica anche quando sono prima casa. Le case date in affitto a canone concordato continueranno a godere dello sconto del 25% anche con la nuova Imu. Le scadenze per pagare rimangono due, 16 giugno e 16 dicembre. Per il 2020 per la prima rata si dovrà versare la metà di quanto pagato nel 2019 in attesa che i sindaci, con apposite delibere, decidano se aumentare o diminuire l’aliquota base. Va considerata prima casa (quindi abitazione esente dall’imposta) anche la casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli, a seguito di provvedimento del giudice.

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